Ricerca perdite gas condizionatore Magenta

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Ricerca perdite gas condizionatore Magenta

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Ricerca perdite gas condizionatore Magenta
Vuoi capire se hai problemi con il gas refrigerante? Forse già lo sai, ecco come
Perché il circuito chiuso si danneggia?
Odori strani quando si accende il condizionatore, odori non classificabili
Come si effettua la Ricerca perdite gas condizionatore Magenta
Migliora la resa termica in estate con una sostituzione del gas refrigerante
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Ricerca perdite gas condizionatore Magenta

Dopo una manutenzione o un controllo da parte di un tecnico, quest’ultimo vi sta chiedendo di fare un lavoro più meticoloso, cioè una Ricerca perdite gas condizionatore Magenta.

Come mai si deve fare la Ricerca perdite gas condizionatore Magenta e per quale motivo è tanto importante? In realtà è necessario valutare le problematiche che stanno portando ad avere dei malfunzionamenti all’interno del condizionatore. Un tecnico che non riesce a trovare problemi negli altri componenti e ingranaggi, ma anzi nota che esso è ottimale all’interno, sicuramente inizia a pensare che il danno derivi proprio dal circuito del gas refrigerante e di conseguenza deve capire se ci sono delle perdite di liquido o gas refrigerante.

Non appena esso inizia a disperdersi, a diventare inerme oppure si hanno delle alterazioni delle temperature, si deve procedere con una ricarica di gas, ma è facile capire che se continua ad esserci un problema di dispersione di gas, come lo si ricarica esso si disperde. Quindi non risolvete il problema, anzi avrete solo dispendi economici perché questo componente chimico ha un costo.

Vuoi capire se hai problemi con il gas refrigerante? Forse già lo sai, ecco come

Perché in questo momento stai pensando proprio al problema del gas refrigerante? Le notizie o i consigli che sono dati da amici che hanno un condizionatore, spesso sono confusi. C’è chi dice che quando c’è una perdita si ode uno sfiato. Altri invece dicono che la temperatura deve raffreddarsi immediatamente e quando esso inizia ad allungare i tempi, ecco che allora si scoprono delle perdite all’interno del circuito. Altre volte invece si hanno sbalzi di temperatura oppure si ha una temperatura che rimane sempre molto calda, come quella ambientale, cioè il clima non cambia.

In realtà tutti hanno ragione ed è per questo che inizia a pensare proprio a questo tipo di problema.

Cerchiamo però di valutare esattamente gli indizi che ci vengono dati dal condizionatore e pensare a quello che ci sta dicendo il nostro dispositivo elettronico.

In primo luogo quando il gas refrigerante diventa inerme, l’aria che fuoriesce dallo split semplicemente rimane a temperatura ambiente, essa non subisce raffreddamenti, anzi molte volte diventa addirittura calda. Questo però non vuol dire che c’è una dispersione, come accennato il gas refrigerante potrebbe semplicemente essersi reso inerme, quindi non ha una reazione. Vero è che nella maggior parte dei casi c’è una dispersione esterna.

Inoltre è palese che se non ci sono mai e poi mai dei raffreddamenti si rischia di avere a che fare con una totale carenza di gas refrigerante. Dunque la situazione è palese! Ovviamente contattando un tecnico esso potrà darvi dei chiarimenti in merito.

In alcuni modelli di condizionatore, specialmente quelli che sono poi di una buona marca, ci sono dei codici d’errore che dichiarano che non c’è gas oppure che il malfunzionamento notato dal software interno e da riportare direttamente a qualche problema che riguarda il gas refrigerante.

Tuttavia se non ci sono dei condizionatori con questa tecnologia, basta che osserviate e valutiate quale sia il suo rendimento termico attuale.

Perché il circuito chiuso si danneggia?

Questo è un problema interessante, nel senso che spesso ci si chiede: ma se il circuito chiuso non si muove, non ha un’azione attiva nel meccanismo interno, come mai si danneggia? In realtà esso è una conduttura che rimane totalmente ferma, ma il gas interno no!

Esso si riscalda e poi si congela, si ha un’espansione e un ritiro. Dunque ha un movimento che deve essere contenuto dalla conduttura, ma che porta ad avere poi delle situazioni in cui la conduttura tende ad essere oppressa dalla dilatazione, tanto che poi si rischia di avere delle lacerazioni.

Una tubatura ha qualcosa che comunque rimane tale, nel senso che si ha a che fare con un problema piuttosto serio e gravoso che riguarda espressamente la dilatazione. Vediamo come possiamo spiegare la causa delle lacerazioni. Se prendete un palloncino e iniziate a riempirlo di aria, esso dilata la parte in plastica, quando poi lo sgonfiate, per le prime volte, il palloncino torna alla sua forma originale. Se però continuate a farlo più e più volte, esso inizia a tendersi e a perdere la forma originale.

In una conduttura capita lo stesso con la differenza che il circuito chiuso e di un materiale poco elastico e molto più rigido. Non potendo tornare nella sua forma originale e subendo tale dilatazione, alla fine si lacera.

La Ricerca perdite gas condizionatore Magenta nasce proprio per trovare le perdite e ripararle. Purtroppo esse non sempre sono visibili ad occhio nudo, anzi sono invisibili perché quando si spenge il condizionatore, il gas torna nella sua forma originale e l’espansione delle condutture si riduce. Dunque la lesione diventa invisibile.

Questo spiega anche come mai tanti tecnici che fanno la Ricerca perdite gas condizionatore Magenta spesso la fanno con il condizionatore acceso.

C’è da dire che se avvertite uno sfiato quando il condizionatore è acceso, la lacerazione potrebbe essere stata eseguita in alcune parti che hanno ormai ceduto e quindi di sono spaccate. Esse sono lesioni più evidenti, ma che comunque portano ad una decisione di far riparare il circuito refrigerante.

Odori strani quando si accende il condizionatore, odori non classificabili

Accedendo il condizionatore avvertite nell’aria un odore strano che non è di polvere o muffa e nemmeno di prodotti bruciati oppure che sono arsi. Si parla di un odore non definibile, quello è gas refrigerante. Nelle tante prove di identificazione alcuni utenti hanno dichiarato che ha un odore dolciastro e pungente.

Il problema dell’elemento pungente è dato semplicemente dal fatto che è un componente chimico che comunque tende a infastidire le vie respiratorie e in modo speciale proprio le narici. Purtroppo poi esso dura pochissimo perché a contatto con l’aria esterna tende a mischiarsi e quindi a diventare meno evidente.

Se accedendo il condizionatore notate puntualmente questo odore oppure avete avuto, nei giorni precedenti, questa sensazione e ora notate che il condizionatore non raffredda più, ecco che allora ci sono dei danni piuttosto seri che vi portano a richiedere un tecnico.

Il tecnico deve effettuare dei controlli per fare una Ricerca perdite gas condizionatore Magenta perché sicuramente il gas interno è stato disperso e quindi c’è un problema piuttosto serio per il condizionatore che inizia a funzionare male oppure si accende, ma non raffredda.

Purtroppo ci sono dei tecnici generici, abbiamo diverse testimonianze in merito, che hanno parlato di soggetti che intervengono presso il domicilio di un cliente, fanno la ricarica di gas e vanno via, come mai? In realtà la Ricerca perdite gas condizionatore Magenta avviene sotto espressa volontà del cliente, che magari non capisce il problema e vuole far fare un controllo, oppure durante una manutenzione.

Non tutti i tecnici, quando fanno una ricarica di gas refrigerante, vanno poi a fare un controllo sul circuito perché esso richiede tempo. Solo i tecnici professionisti lo fanno perché notano che non c’è più gas all’interno del circuito oppure perché pensano all’età del condizionatore.

Prima di far fare una ricarica, che ha un costo che arriva anche a superare i 100 euro, chiedete di fare un controllo sul circuito per non pagare tre volte il tecnico, cioè per non pagarlo la prima volta per fare la ricarica, poi chiamarlo per controllare o trovare le perdite e per rifare nuovamente la ricarica.

Come si effettua la Ricerca perdite gas condizionatore Magenta

Ogni tecnico ha un suo metodo per riuscire a fare una ricerca delle perdite che ci sono nel gas refrigerante. Noi ne abbiamo notate due che possono essere sembrare particolari, ma che in realtà sono utilissime. La prima noi la definiamo “casereccia”, tanto da poterla fare perfino in autonomia ed è quella di utilizzare acqua e sapone.

Prima di tutto si deve usare del sapone liquido che viene mischiato all’acqua, ma non diluendolo totalmente. Esso deve rimanere vischioso quel tanto che riesce a rimanere su una superfice, come se venisse incollato. Avendo del sapone vischioso potete poi stenderlo interamente su tutta la superfice del circuito chiuso, cioè quello che contiene il gas refrigerante. A questo punto si deve accendere il condizionatore e notare se ci sono delle creazioni di bolle di aria.

Lì dove si creano delle bolle di sapone oppure si nota uno “sfiato” vuol dire che c’è una perdita. Questo è un metodo semplice, ma realmente efficace. Infatti la bolla si crea proprio perché c’è lo sfiato interno del gas refrigerante che ha una lesione da qui fuoriesce.

Potete ripetere tale lavoro o controllo a distanza di qualche giorno perché magari non avete trovato nulla. Quando però si trovano queste bolle è inutile che continuiate a usare il condizionatore perché in realtà c’è un grave problema e di conseguenza, perfino se lo usate, alla fine si andrà a disperdere totalmente il gas refrigerante e magari il condizionatore non funziona arrivando alla giusta temperatura.

Alla fine quindi dovete chiamare un tecnico per far fare una sostituzione o riparazione diretta del circuito. Ovviamente se avete fatto il controllo in fai da te, identificando lì dove ci sono le lesioni o lacerazioni, non è detto che esse siano le uniche, il tecnico ha comunque l’obbligo di fare un controllo e una Ricerca perdite gas condizionatore Magenta.

Il secondo metodo invece avviene in modo molto professionale ed interessa direttamente il tecnico. Questo soggetto deve smontare la parte dello split dov’è presente il rivestimento si ha quindi una situazione che mette a nudo tutto il meccanismo.

Il professionista possiede degli strumenti “cercafunghe” elettrici oppure che sono termici. Si accende il condizionatore e dopo circa 15 minuti o anche meno, dipende sempre da quale sia il modello che si ha di fronte, si inizia a fare la Ricerca perdite gas condizionatore Magenta.

Nel modello elettrico si ha un passaggio su tutto il circuito e si cerca di identificare la parte o lesione che suona a contatto con il passaggio elettrico. Esso è realmente molto utile, ma funziona solo nei condizionatori che sono di grandi dimensioni. Nei modelli che sono di piccole dimensioni con un circuito più piccolo o comunque con una lesione infinitamente piccola è preferibile quello termico.

Infatti questo dispositivo si utilizza dopo che si è acceso il condizionatore e nel momento in cui c’è una diversità di temperatura sulla superfice del circuito, ecco che allora è palese che ci sono delle problematiche che interessano proprio una lesione. Esso funziona perfino per quei piccoli fori oppure spaccature che poi sono infinitamente piccole.

Come mai perfino le lesioni piccole possono diventare grandi problemi? Perché quando il condizionatore viene acceso e il gas refrigerante inizia a dilatarsi, in modo da occupare interamente lo spazio all’interno della conduttura tende a spingere o a far dilatare la conduttura. A questo punto la lesione piccola tende ad aprirsi e proprio durante la reazione chimica si ha a che fare con una dispersione del gas.

Quindi è importante che il controllo avvenga in modo professionale perché rimane il danno e questo, nel medio o lungo termine, potrà far disperdere interamente il gas e quindi il condizionatore non funziona in modo corretto.

Migliora la resa termica in estate con una sostituzione del gas refrigerante

Torniamo a parlare della resa inerme del gas refrigerante. Non è detto che esso sia stato disperso. Dopo circa 4 anni il condizionatore, in un uso continuativo, potrebbe comunque avere del gas che non riesce più ad avere la reazione di congelamento, questo dunque ci porta ad avere delle temperature che non si raffreddano.

In questo caso non è necessario fare delle ricerche, ma piuttosto si deve scaricare interamente il gas nel circuito interno che non funziona più e si deve ricaricare. In estate facendo questo cambio o passaggio si ha a che fare con una condizione dove si rinnova il gas refrigerante e si hanno poi delle temperature che vengono raggiunte rapidamente. Esse sono poi molto fresche e vanno a garantire perfino una riduzione degli assorbimenti di energia elettrica.

Infatti è per questo che dobbiamo cercare sempre di prestare massima attenzione alle manutenzioni estive che sono quelle che riescono a dare una buona funzionalità del condizionatore e che ci fanno vivere un’estate fresca senza la preoccupazione di avere bollette alte.